Archivi del mese: luglio 2016

come uno stupido videogame

Li vedo a frotte sul filobus, ragazzini oppure ragazzine, col loro smartphone, il loro mondo. La loro scanzonata, crudele, aspra allegria, che spesso nasconde solitudini, intrecci, rapporti di alleanza, sudditanza, amicizia, paura. Il nostro mondo i giovanissimi, quando non li … Continua a leggere

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ma non importa

Metafora della vita è il viaggio, la navigazione. Metafora forse abusata, anche se efficace. Ma a ben pensarci il viaggio non è tanto lo spostarsi da un luogo all’altro, bensì l’invecchiamento della barca, i piccoli guasti nel fasciame, il corrodersi … Continua a leggere

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tempo dispari, cinque quarti

Tàn tàn tàn, tàtan tàtan, e poi ancora tàn tàn tàn, tàtan tàtan. Il treno da est rompe il silenzio del mattino, i binari sgusciano fra i palazzi vuoti degli uffici e la collina. Perchè è così bello lo sferragliare … Continua a leggere

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forse sul Bosforo

Temo che, sul Bosforo, non ascolteremo più la splendida, libera, musica dei Baba Zula

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gabbiani e gabbianacci

Nell’estate del 1967 tracciavo col gesso, sull’asfalto nuovo della periferia, la pista della corsa coi tappini. I pantaloni erano rigorosamente corti e le ginocchia sbucciate. Desideri amorosi come freschi fiotti di vita già m’attraversavano, ma era nebulosa, indistinta, ingenua voglia. … Continua a leggere

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morte a pennello

il macchinista se muore nell’incidente ferroviario è il colpevole perfetto: porta le colpe degli altri nella tomba, per sempre

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il pesce quasi a riva

Il pesce quasi a riva, Adobe Illustrator, iMac, originale per il blog.  

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