Archivi del mese: giugno 2019

Le parole stravolte

Se rifletto su questi tempi brutti e volgari, trovo utile, fresco, liberatorio, accedere a questi bei versi di Bertolt Brecht. E grazie a Maria José che li propone. Un tempo volgare dove anche la parola migliore è ritorta come fosse … Continua a leggere

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negli occhi

Negli occhi umani, anche se litografici, c’è qualcosa di terribile: l’inevitabile avviso della coscienza, il grido clandestino dell’esistenza. (Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine, Ediz. Feltrinelli, Trduz. A.Tabucchi, pag. 122) Eppure io penso che gli occhi sono terribili proprio quando sono … Continua a leggere

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piccolo caldo blues in G

l’indolente cadenza del blues è adatta al caldo (c’è pure il ronzìo del ventilatore, ma si sa, un bluesmen non è mai un perfezionista)

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strimpellare in giro

Un’immagine colta dall’amico Paolo P., mentre sono intento a strimpellare all’ “Olandese Volante”. La bellissima bambina (i bambini sono spettatori meravigliosi, totalmente privi di pregiudizi) è sfocata per esigenze legali ben note. Anche chi suona così così, fa bene a … Continua a leggere

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breve viaggio agli inferi

Sul limitare del trafficato stradone che scaraventa in città turisti, camion, utilitarie vecchiotte, rombanti suv d’indaffarati d’ogni schiatta, ecco il sottopasso. Lieve incertezza, è pur sempre un buco, chissà quali briganti ci stanno acquattati. In verità al peggio è un … Continua a leggere

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in relazione ad una città

Sto leggendo un grande scrittore. Noto come quasi sempre scrittori e poeti, nel secolo scorso, il tormentato ’900, nutrono la loro arte in relazione ad una città. Le strade, i bar, le case. La città è dentro di loro, la … Continua a leggere

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«Finto» [sull’arte di un giovine amico]

Due righette sull’arte di un giovane amico. Prospettive oblique, piani di coscienza sovrapposti, un equilibrio sottile fra il gelo del suono elettronico e il furore incendiario della parola. Il tema di fondo è l’identità sfuggente, secondo me. Interessante anche l’uso … Continua a leggere

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