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Archivi del mese: agosto 2019
s’abbeverano…. [bellissima versione di José Maria C.]
Nel precedente post le mie due righette sull’ «esserci al bar», qui la bellissima elaborazione di José Maria Corsanico. Un video che va ben oltre i meriti del mio testo, tutto da sentire e vedere.
s’abbeverano con vera eleganza
È utile star seduti al bar, conversando con amici vecchi e nuovi? Credo di sì. Ma attenzione, l’essenziale non è quel che si dice, si commenta, si espone con rude battuta o con alata (autoironica) parola. L’essenziale è esserci davvero, … Continua a leggere
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da Marcello Comitini, «Rivolta»
Corporeità, la corporeità drammatica; gli ultimi senza addolcimenti colti, una potente rabbia dove il poeta evita anche i «miei versi dolciastri», nell’urgenza della rabbia. Maria José, ottima asciutta scelta, si fa strumento e volto della parola aspra.
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riaffiora e scompare
ci si dimentica eccome, ma l’oblìo non è mai totale e definitivo, la memoria non è un cassetto, uno schedario, ma un processo per associazione, basta un profumo, un suono, un fruscìo di vesti, un frinire caldo di cicale d’estate, … Continua a leggere
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piccolo grezzo blues [il mio vizio]
chitarra Catania Carmelo economica del 1974; webcam del portatile della mia signora; tutto grezzo, ma vivo in me
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Contrassegnato blues grezzo webcam, Catania Carmelo 1974, pentatonica La m + nota Si
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perdermi per trovarmi
In questo periodo mi trovo molto nelle sensazioni di questa poesia; non è tristezza, ma è voglia di esser parte del tutto, oltre il labirinto dell’io; questa intensa lettura di José Maria è ben incardinata sul mio attuale stato d’animo
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vecchio furgone Renault
Meno male, una panchina all’ombra. Sfuggo alla tirannìa d’un bar, cioè pagare il semplice star seduto con un caffè controvoglia. Il viale di tigli è esausto. La brezza sospinge buste vuote in cellophane, carte d’ogni tipo, residui del mercatino settimanale. … Continua a leggere
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