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Archivi del mese: ottobre 2018
raffigurare [considerazioni sul poetico]
Un capolavoro della poesia d’ogni tempo e, a seguire, una breve considerazione sul «poetico» Credo che da sempre il paesaggio sia il vero protagonista di tanta parte dello scrivere poetico. Molte poesie, siano esse famose oppure semplici appunti sconosciuti, si … Continua a leggere
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ciao, bellissima [febbraio 2010 c.a. – 14 ottobre 2018]
eri molto bella, ormai un po’ vecchietta (ci vedevi pochissimo e a volte sbattevi contro le porte chiuse), è stato bello averti come amica, una dignità ed eleganza innata, una vera signora dalle lunghe orecchie biancorosa non ti dimenticherò
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aspettando il bus che dal mare ci riporta a casa
Turisti spagnoli li senti più vicini, come una variante latina di noi. Dei tedeschi e dei francesi pensi sempre che siano più ricchi. Finalmente un po’ di pioggia, piovasco locale, ma comunque una tregua in questo ottobre dal sole troppo … Continua a leggere
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Gli ultimi giri si fanno in avanti
Vado più spesso all’osteria. Localetto del centro, il più vecchio dei ragazzi assidui ha solo trent’anni. E suoniamo la chitarra, ho lasciato lì apposta la mia Giannini made in Brasil. Poco internet, più osteria. Non amo troppo l’aria da reduci … Continua a leggere
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in fondo è lo stesso gioco
Vento teso di grecale. Sembrava non dovesse andar via l’estate, come un ospite a cena che s’attarda e vorresti dormire. Cielo blu metallico, rade nubi laggiù sulla linea del mare, oltre le gru, giganti che non si possono fermare. Cosa … Continua a leggere
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