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Archivi del mese: agosto 2015
la giusta misura d’ogni voce
Fatti un giretto all’ospedale, e capisci quanto è sciocco lagnarsi per le faccende di poco conto. Forse anche il lavorìo per salvare una vita individuale, ormai lontana dal fiore della giovinezza, è un errore. Lasciare il giusto spazio alla morte, è … Continua a leggere
la mente, un crocevia
Nonostante tre guerre, nonostante brevi ma spiacevoli soste in galera ad ogni cambio di regime, il mio nonno era sempre allegro. Con la sua beffarda cadenza livornese, a tavola sentenziava ogni tanto che non serve farsi del sangue cattivo. La … Continua a leggere
Pubblicato in ironia culturale, suggerimenti
Contrassegnato Enzo Soresi, Il cervello anarchico
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un caffè, dopo 4 miliardi di anni
Apro la portafinestra sul giardino. Tutto bagnato, inzuppato, che pioggia stanotte. Tu dormivi profondo, non te ne sei accorta, nonostante certe saette dal fragore prossimo, così prive della lontananza d’un temporale delle vecchie estati. Mentre dormivi forse hai inglobato il … Continua a leggere
il sottile scarto
Quale è il vero motore? La molla dolorosa, carica, del pupazzo, che si muove non perché lo vuole, ma perché il suo congegno interno lo obbliga. Per quanto l’educazione ci abitui all’idea d’esser padroni di noi stessi, quel sottile scarto, … Continua a leggere
Pubblicato in ironie cromatiche
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cronache da Barbacucù [microracconto, fantascienza]
Da un antico manoscritto ritrovato sul pianeta Barbacucù, dalle parti della via lattea, a pochi anni luce da un pianeta chiamato Terra (traduzione dal barbacuiano) «Molti millenni fa c’era un pianeta bellissimo, che i suoi abitanti chiamavano Terra, ma ad … Continua a leggere
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recherche privata
Abbiamo poco tempo per noi, ma l’odore salato della tua pelle, odore d’estate, muta il gusto di una giornata avara. Siamo i nostri ricordi, e basta un odore lieve per farli affiorare. Certo Proust ne ha tratto un capolavoro, ma … Continua a leggere
Pubblicato in momenti
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brutti sintomi
La bassa speculazione elettoralistica su vicende drammatiche è il palese sintomo del cancro dell’ignoranza che devasta il corpo sociale, le plebi ingrassate senza merito.
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