Da giovani l’estate è una speranza, da vecchi una minaccia, da fuggire all’ombra del vino fresco di cantina. Esplodere nell’ultima risata, contro il sole, e poi dormire, insieme al cerchio che si tuffa, bronzo lucente, nel mare. Erano neri i miei capelli, profumata la tua pelle, troppe estati da vecchi rischiano di stingere i ricordi, come un vecchio disegno sul muro di calce. Via, via, è tempo per tuffarsi fuori dal tempo.
Commenti recenti
- diegod56 su solo chitarra, senza orpelli
- marcello comitini su solo chitarra, senza orpelli
- diegod56 su se il cuore avesse coscienza si fermerebbe
- Luigi Maria Corsanico su se il cuore avesse coscienza si fermerebbe
- diegod56 su Wanderlust
- Paolo P. su Wanderlust
- diegod56 su due paroline per l’anno nuovo
- diegod56 su due paroline per l’anno nuovo
- Paolo Popof su due paroline per l’anno nuovo
- Elena Delle Selve su due paroline per l’anno nuovo
- diegod56 su due paroline per l’anno nuovo
- Luigi Maria Corsanico su due paroline per l’anno nuovo
- Luigi Maria Corsanico su due paroline per l’anno nuovo
- diegod56 su così mi distraggio un po’…
- Luigi Maria Corsanico su così mi distraggio un po’…
Meta
io ODIO L’ESTATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
un po’ anch’io, tanto quanto l’amavo, cara L.
:-(
Adoro l’estate da sempre :)
…comunque sia anche in questa mia stagione
ciao Diego
ben ritrovato
grazie cara trame
http://jupiterhaumea.wordpress.com/ seguitemi