la falce

I vecchi sono fragili. Ogni piccolo contrattempo è percepito come lo scricchiolìo sinistro della casa che sta per crollare. La famosa saggezza degli anziani son panzane. È un artificio retorico per quando, nell’intento di rafforzare un’opinione, diciamo «come diceva sempre mio padre…» e giù, retorica a mani basse. La fragilità, l’insicurezza, la paura dei vecchi è un problema tutto corporeo. Quando ci sentiamo forti i nostri pensieri sono sobri, asciutti, ben scolpiti nel facile buon senso. Ma se percepiamo la nostra debolezza, se il nostro corpomente avverte il suo declino, la sua debole possibilità di reazione alle scudisciate del destino, ecco la paura. La paura innerva le radici nella biologia, nella biochimica del declino. Il rimedio passeggero è il bicchiere di vino, la sigaretta, quel fumo aspirato come vago ricordo del seno di molti, molti, molti anni fa. Fa male? Sì. Ma anche la vecchiaia fa male.
Ci vuole più bambini, più giovinezza, più vita fresca attorno. Per i bambini ci vuole l’amore fra corpi giovani. Per la vecchiezza ci vuole la falce, pietosa, che spesso arriva dopo troppo tempo.

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meno scrivo, meglio è
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9 risposte a la falce

  1. poetella ha detto:

    Mamma mia!
    Sai che ti dico, però?
    fino a che non ci si sente vecchi… Non ci si è!
    ( sto pensando al mio papà che a 94 anni si iscrisse a un corso di informatica…)

  2. Paolo Popof ha detto:

    Ricordo una frase in un testo di Dylan “ero molto più vecchio allo, sono molto più giovane adesso”, mi sembrò stramba e affascinante trenta e passa anni fa, com’è attuale ora.
    Che bello il tempo che passa, che bello il tempo da vivere comprese le cose che disdegnavo. Che grande libertà la vecchiaia con il vitalizio (si, si chiama pensione) e il tempo da dedicare a mille facezie e ozii creativi.
    Sai una cosa? Era più faticoso essere giovani ;)

    • diego ha detto:

      ciao caro pop; è vero, però diciamo che di solito la vecchiaia si fa sentire davvero oltre i 70

      • Paolo Popof ha detto:

        La vecchiaia non ha età. Sai quando ho avuto il sospetto d’invecchiare? Credo fosse il 1975, appena ventenne, “stanze di vita quotidiana” di Guccini fu un trambusto esistenziale. Poi ho cominciato a ringiovanire ;)
        E poi noi siamo ancora lontani dai 70, non credi?

        • diegod56 ha detto:

          in effetti quell’album è stato spesso accusato d’essere un po’ cupo, anche se a mio avviso è molto bello musicalmente

  3. Novella Semplici ha detto:

    Io mi sento già vecchia allora. Diciamo che dopo un lutto improvviso ho ancora la tendenza patologica a vivere a braccetto con sensazioni spiacevoli e una qual certa insicurezza.

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