Il Presidente Trump, stando alle notizie di stampa, ha bloccato il programma d’aiuto ai rifugiati. Atto perfettamente consono alla logica del consenso politico. I ricchi di solito sono di manica larga, mentre i poco abbienti, salvo lodevoli eccezioni, sono poco generosi e temono la concorrenza dei più poveri, degli ultimi. Quindi, non elargire agli ultimi, comporta il consenso dei penultimi. Sono i quasi poveri autoctoni lo spesso strato sociale del consenso reazionario. Cosicché la povertà, come sempre è accaduto, non innesca idee di giustizia, ma diventa pervertito collante dell’ingiustizia stessa. La vera povertà, quella incurabile, è impastata d’ignoranza.
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Meta
condivido il tuo pensiero,la povertà per i potenti è mero strumento di propaganda
grazie gentile «strega russa», il tuo commento si era impigliato per qualche motivo nella spam, ora spero d’aver rimediato
grazie a te…finisco spesso nello spam da diversi mesi…
terribilmente povera l’era in cui viviamo…
diciamo volgare, ricca di cose e povera di slanci autentici, cara L.
Diciamolo pure!
Victor Hugo sosteneva che la povertà sarebbe stata debellata dall’istruzione, ma ancora oggi vediamo come un innalzamento del livello medio di istruzione più che buono non ha portato automaticamente a un aumento del buon senso. L’istruzione per radicare ha bisogno di un substrato fertile, e non sempre i pregiudizi dell’ambiente, le abitudini familiari, il contesto sociale vengono da essa sconfitti. Soprattutto perché in molti casi si spacciano nozioni più che un metodo per rendere indipendente lo studente, in modo da fargli discernere il vero dal falso anche in assenza di una guida. Ne vediamo l’effetto sulle mandrie social di facebook e affini che diffondono bufale per ogni dove. La scolarizzazione non ha risolto, e di fronte a un peggioramento delle condizioni sociali si assiste purtroppo a un regredire verso valori (meglio, disvalori) che si pensavano ormai superati. Peggio ancora, nel momento storico attuale, la fine delle ideologie politiche e anche religiose ha creato un vero e proprio disfacimento delle figure che prima venivano considerate autorevoli (clero, politici, insegnanti, medici, ecc.) per rivolgersi ad alternative che purtroppo non sempre sono realmente affidabili ma che veicolano un messaggio gradito e facile e quindi preferibile per chi non ha voglia (o modo) di approfondire.
Mala tempora currunt.
grazie del commento articolato e denso; «mandrie social» mi garba assai, come espressione
E’anche difficile capire chi sono gli ultimi.
hai ragione, l’espressione è un po’ predicatoria, e la complessità dell’oggi mal si adatta alle semplificazioni, cara Sara; ma forse non conta chi sono davvero gli ultimi, ma le conseguenze delle paure penultimi
Sintetico ed efficace.
sintetico è un dovere, efficace è un tentativo, grazie pop
Purtroppo Trump è la punta dell’iceberg di un fenomeno dilagante.
in effetti, dolce Princy, più che una causa è una conseguenza, però è chiaro come anche il suo agire personale è determinante