volerò [quasi poesia di un giorno di pioggia]

Vola controvento, le grandi ali aperte, bianche. Sembra scavalcare divertito le mani invisibili che, dal mare verso le colline, lo respingono indietro. Le ali bianche su un cielo grigio e compatto, scuro. Anche le potenti gru, là sotto, perfino loro, vibrano alla forza dell’aria. Sotto, quei puntini d’uomini che brulicano nelle case, negli uffici, nelle faccende d’un giorno feriale. Da lassù, solo puntini, puntini che si affannano al lavoro, oppure che trascinano, davanti alla tv,  i lembi laceri di una lunga e inutile vecchiaia. Insensata danza. Da lassù lo capiresti, ma un uomo, non può capire, non può volare a braccia nude. Affacciato alla finestra, verso il golfo, per un momento, mi piace sputare al vento con la mia barbaccia grigia. Volerò, prima o poi, ne avrò il coraggio.

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6 risposte a volerò [quasi poesia di un giorno di pioggia]

  1. Sara ha detto:

    Ti sei visto in un gabbiano?

  2. diegod56 ha detto:

    non era un gabbiano carissima, era un altro volatile, piuttosto grande, ma non sono riuscito ad identificarlo

    i gabbiani di solito volano radenti col maltempo

  3. Annamaria ha detto:

    Caro Diego,
    il “quasi” usato nel titolo mi sembra riduttivo: la tua è una poesia.
    In un commento di qualche settimana fa scrissi: “amore e libertà, le ali di un gabbiano”. Pensi che queste due “utopie” siano sufficienti a sostenere le nostre braccia nude?
    E poi che cosa si intende per volo ?
    Annamaria

    • diegod56 ha detto:

      in effetti, cara annamaria, è una poesia, anche se non mi metto a scrivere con quell’intento, se viene fuori un testo come questo lo si può definire poesia, ma a posteriori

      per la verità si può intendere in molti modi quel volo, era la parola più consona ad uno stato d’animo, ad un senso di dilatazione del tempo e dello spazio che credo ci prenda più o meno a tutti, in certi istanti sospesi

      le utopie sono per loro natura orizzonti che non raggiungerai mai, ma che, in qualche modo, indirizzano il cammino

  4. Biuso ha detto:

    Un testo molto bello.
    Rispondere con la poesia -con la bellezza- all’incuria e all’avidità.
    Questo è grande.

    • diegob ha detto:

      grazie, caro prof. b.

      non credo di essere un poeta, però a volte per afferrare una sensazione non c’è altro modo che scrivere così, confidando più sulla capacità evocativa delle immagini che sulla coerenza del ragionamento

      del resto, questo piccolo angolo del web, è casa mia, altrove proverei timidezza a scriver così

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