monoantropofilia e poliantropofobia

É tutto sommato facile andare d’accordo con una sola persona. Magari un caffé, due quiete chiacchiere, e verso un singolo avverti gli angoli smussati, è raro che anche un diavolo non ti sembri un buon diavolo, alla fine. Perfino un interista puo’ avere il suo personale milanista, da sfottere alla buona. Ma il numero cambia tutto, cambia atmosfera, la quantità determina la qualità. Un gruppo anche non grande, che s’appalesa in quanto gruppo d’umani, evoca minaccia. Del resto gli umani raggruppati in folte, esagerate schiere, si fanno massa. Terribile e ottusa massa. Per ingraziarsi la pigra e viziata plebe abituata al corporativo privilegio (quasi tutti ne hanno uno, fra i non giovani), occorrono frasi e richiami come minimo ridicoli, come massimo criminali. Vincerà Trump, ma non stavo pensando all’America.

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meno scrivo, meglio è
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3 risposte a monoantropofilia e poliantropofobia

  1. poetella ha detto:

    Già…
    Tutto il mondo è paese…

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