Un bel fresco quassù. Solo 500 metri, ma nel cuore della Val di Vara, l’aria è limpida. Sul crinale il paese è silenzioso, vuoto. La signora mi riconosce, ossuta e sana vecchia contadina. Mi ricordo di lei, trent’anni fa. Si rievoca un po’ di nomi, tutti morti, ormai. Nel silenzio, le ombre delle case si fanno più lunghe. Nel silenzio, la poiana vola in ampi cerchi, le ali aperte, ferme. Forse scruta una preda, giù nel folto, dove scorre il torrente. Tante vite son passate, tanti amori, tante storie, tutto archiviato in ricordi sfilacciati e radi. Ma i castagni, i noccioli, gli alberi e gli uccelli ci saranno ancora, per tanto tempo, in questo silenzio.
Commenti recenti
- poetella su non è senza fatica
- diegod56 su non è senza fatica
- poetella su non è senza fatica
- poetella su il lamento della pace [da J.M.]
- Luigi Maria Corsanico su il lamento della pace [da J.M.]
- diegod56 su il lamento della pace [da J.M.]
- poetella su il lamento della pace [da J.M.]
- Luigi Maria Corsanico su il lamento della pace [da J.M.]
- poetella su i bagni “Iride”
- diegod56 su i bagni “Iride”
- poetella su i bagni “Iride”
- Paolo Popof su chitarristi e pianisti, due mondi
- diegod56 su chitarristi e pianisti, due mondi
- Paolo Popof su chitarristi e pianisti, due mondi
- diegod56 su chitarristi e pianisti, due mondi
Meta
Viva!
cara L., grazie, la natura ha ovviamente un grande fascino