La tristezza e l’allegria a volte danzano assieme. A volte l’allegria indossa quel velo di malinconia sottile. A volte dalla tristezza sgorga, come inattesa brezza certe sere d’estate, l’allegria. Potente evocatrice (ben lo sanno gli artigiani del cinema) è la musica. In particolare la musica sudamericana spesso danza ambigua fra la tristezza e l’allegria. Il blues sarebbe triste, ma è una tristezza ironica, liberatoria. Del resto la musica non la comprendi mai fino in fondo, ma ti allatta di soppiatto, come una madre nascosta. Siamo tutti in viaggio verso il silenzio, con una bisaccia piena di parole consumate, e guai a viaggiare senza musica.
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Meta
Fottuta meraviglia.
grazie cara CD
;)
Guai! Davvero guai!
(Io cammino sempre con la musica nelle orecchie. Se sono sola, ovviamente!)
Buona serata Diego.
grazie cara L., in effetti conta anche «quale» musica
Musica! Certa roba che ascoltano dei poveretti non è musica! Io parlo di MUSICA. E, bada, non solo classica…