Turchese la striscia compatta del mare. Dopo la pioggia l’aria è tersa. Profumo di rosmarino, alloro, arbusti odorosi. Muscolare felicità nella sagoma agile d’un cane che gioca col padrone. Davanti agli occhi questa bellezza, alle spalle la clinica. Bella la villa. Corpi esausti, personale alacre e gentile, c’è sempre involontaria ironia sul ciglio d’una morte mai abbastanza vicina, e mai abbastanza lontana. Niente male questo bus, dal finestrino i cantieri, il mare, il porto. Una badante, mia amica, mi racconta la sua storia, con parlata musicale e sempre allegra. Le nostre vecchiaie sono la loro risorsa, qui se la cavano alla grande. Turchese la striscia compatta del mare, anche se è lontano il Sud America.
Commenti recenti
- poetella su la paura è sana, l’angoscia no
- diegod56 su la paura è sana, l’angoscia no
- poetella su la paura è sana, l’angoscia no
- diegod56 su fumare
- poetella su fumare
- poetella su lì accanto
- diegod56 su lì accanto
- poetella su lì accanto
- diegod56 su lì accanto
- Luigi Maria Corsanico su lì accanto
- diegod56 su respiro
- vittynablog su respiro
- poetella su respiro
- Luigi Maria Corsanico su respiro
- poetella su respiro
Meta
Ci sono passata ieri, una deviazione stradale obbligata, per fortuna!
io ci vado in autobus, è piacevole come tragitto; era molto bello il mare, d’un colore assai vivido, cara Sara