Non so, ma una bella ghigliottina nella grande piazza, il popolo festante al rotolar della colpevole cervice, non sarebbe più morale d’una liquidazione di 50 milioni di euro, come punizione esemplare? Stranezze dell’odierna civiltà, che definisce «populista» ogni anelito d’autentica giustizia.
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Meta
I danni chi li paghera’?
guarda carissima Sara, alla fine non mi importa tanto del seppur sacrosanto risarcimento, mi interessa proprio l’idea che è ora di ritornare a poter pensare a punizioni da «tragedia greca», non scambiabili con una questione di danari, il denaro non deve bastare, non deve poter pagare tutto
Diego…
mi viene un gran voglia di dire una parolaccia in romanesco.
Mi tengo a stento…
Non si tratta di 50 milioni di € ma di 33 milioni di ($ o € la stampa non specifica), poi c’è la pensione da 29 milioni virgola qulcosa, che fa veramente rabbia, e pensare che una vecchia regola diceva che colui che stava al vertice di un’impresa non dovesse guadagnare più di 20 volte la paga dell’ultimo della piramide.
PS: se Renzi facesse rapire e tenere in custodia l’ex AD della Vw potrebbe fare a meno di avviare la prossima legge finanziaria (o di stabilità che dir si voglia).
cara Poetella e caro popofsessantenne, questo è un post un po’ rabbioso e populista, ogni tanto ci vuole
Guarda Diego, giorni fa, avendo il vantaggio di essere PROFESSORE, ossia, vox populi, un nullafacente pagato 13 quel che lavora 8, ho fatto un bel tour del ramo occidentale del lago di Como, che volge anch’esso a mezzogiorno, ma dieci minuti dopo. Giunto a Dongo mi sono soffermato ad osservare la bella piazza in riva al lago dove fu fermata la colonna di Mussolini e il detto arrestato. Pochi chilometri oltre, a Mezzegra, ho svincolato per Giulino. Al bivio della statale Regina, una targa bilingue avvisa: Giulino, historical site. 28.04.1945. 400 metri più in su fuor da un villino ecco la croce, nera, che reca la scritta Benito Mussolini, 28.04.45. Una targa turistica dell’Anpi racconta la guerra del lago e la fine della stessa proprio lì contro un cancello.
Ebbene oggi non si usa più farla finita. Tutto è un eterno trascinarsi delle cose come se la vita fosse un eterno piatto di riscaldate orecchiette, “strascinate” Ppum poum. occasioni mancate.
«Ebbene oggi non si usa più farla finita» ottima e sintetica analisi
p.s.: non «sei» un professore, sei molto di più
Il mondo è dei furbi…
io in effetti dolce Princy mi annovero fra gli scemi